Playback Theatre al dormitorio


La compagnia Incontri ha condiviso con gli ospiti del Dormitorio Carrera e con i volontari di Relamondo lo spettacolo Playback Theatre.

Questo è un genere di spettacolo particolare, un teatro spontaneo, una forma originale di improvvisazione teatrale in cui ogni partecipante esprime verbalmente i propri vissuti e le proprie esperienze e li rivede immediatamente dopo messi in scena da un gruppo di attori.

Il tema filo conduttore è stato IL VIAGGIO.

Innanzi tutto Elena, che è stata la “conduttrice” della performance, ha invitato i presenti ad esprimere un pensiero, un ricordo, un’emozione legata al tema del viaggio, subito rappresentati in scena.

S., quando pensa al viaggio, pensa ai tanti percorsi fatti con la sua motocicletta. La moto, la libertà, la sensazione dell’aria, la strada percorsa, le montagne ed il desiderio di raggiungere mete lontane e quasi irraggiungibili … questi i temi narrati ed esplorati.

G. ha ripercorso il viaggio della sua vita attraverso i suoi figli ed il suo rapporto con loro. Impossibile non mettere i figli prima di tutto il resto! Anche se la vita ci impone dei sacrifici per noi stessi, dobbiamo andare aventi e non mollare …

A. ha raccontato delle varie tappe che ha fatto in Italia prima di giungere a Torino. Sebbene il suo italiano fosse un italiano stentato, e probabilmente anche la comprensione della lingua era approssimativa , la sua commozione provata nel rivedere e rivivere la sua storia attraverso altri occhi ha dato prova che non è stata solo la rappresentazione di un racconto, ma un’esperienza umana condivisa con gli altri.

A conclusione, Elena ha poi chiesto di dire una parola che potesse esprimere lo stato d’animo che ognuno provava in quel momento, per “darle vita”: commozione e silenzio sono le due parole che ricordo ancora a distanza di tempo. Quel pomeriggio abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare e condividere, di fare un po’ di spazio dentro noi stessi per accogliere le vite degli altri … perché forse ascoltare equivale proprio ad accogliere, a concedere tempo e spazio all’altro nella mente e nel cuore. E’ un po’ come accogliere un ospite e fargli spazio nella nostra casa. 

Ma se siamo sempre così assorbiti da noi stessi, come può l’altro riuscire ad entrare?