Anche i senza tetto vanno a votare


Il voto è un diritto e un dovere di tutti gli appartenenti a una società, spesso ci dimentichiamo di tutte quelle parti del mondo dove il voto non è concesso a tutti, o dove proprio non è concesso a nessuno. Ci dimentichiamo delle dittature, dei governi militari, di tutte quelle persone che si ritrovano ad avere un leader di stato e se lo devono tenere!

Noi siamo fortunati, nella sfortuna dei governi italiani, siamo fortunati. 

Possiamo permetterci di andare alle urne senza subire minacce, violenze o intimazioni. Insomma i risultati delle nostre elezioni sono in mano all’intelligenza del popolo (e non approfondirei)

Ma la nostra società non è solo fatta di giovani universitari, professori,   lavoratori da ufficio, personale ospedaliero e commercianti. Nella nostra società ci sono  anche le persone senza fissa dimora, che hanno una residenza comune, a volte hanno documenti, e che certo hanno gli stessi diritti e stessi doveri.

Ma nei nostri pensieri  ci siamo mai chiesti se anche loro sono informati, conoscono le notizie che avvicendano il nostro paese, sanno le problematiche comunali e se ne preoccupano o ne discutono tra loro?

Anche i senza dimora votano, conosco la situazione del paese, conoscono bene la situazione in cui sono e valutano le proposte dei candidati, esprimendo come tutti le loro preferenze  mettendo la loro situazione, come noi riponiamo la nostra, nelle mani di chi deve guidare il paese.

Il tema del lavoro e delle politiche sul lavoro è il tema più dibattuto, su cui si infervorano, si arrabbiano, cercano strategie e soluzioni, si pongono domande su cosa sia necessario e come sia possibile migliorare il paese e la loro condizione.