La Storia di A., un signore distinto


A. è un signore distinto, riservato che spesso rimane in disparte a guardare cosa succede in dormitorio.  Domenica era da solo di fronte alla libreria, curiosava tra le copertine dei libri esposti, ho deciso di avvicinarmi per guardare insieme un po’ di libri e mi ha raccontato un bel pezzo di vita.

Una storia come purtroppo sentiamo troppo spesso ultimamente: ha una moglie, o meglio una ex moglie, ha due figli e aveva un buon lavoro come custode in un complesso residenziale nella prima cintura di Torino.

La separazione ha causato la perdita del lavoro: il posto da custode poteva essere mantenuto soltanto da una persona con un nucleo familiare, poiché è richiesta una presenza 24/24h che una persona sola non può garantire. La moglie si è trasferita a casa della mamma con i figli e per A. è iniziato il periodo buio del non sapere dove andare.

Ha provato a dormire nel sottotetto del palazzo in cui viveva con sua mamma, fino a quando i condomini non hanno chiamato i vigili e lo hanno fatto sgomberare, poi la macchina di un amico, ma troppo freddo di inverno … poi nell’atrio delle banche, ma troppo insicuro.

Così ha conosciuto il mondo dei dormitori e delle mense; qualcosa del tutto nuovo per una persona abituata a lavorare e a non chiedere niente a nessuno. A. non va alla Caritas per avere vestiti pesanti, anche se il giaccone che ha in inverno non è sufficiente a coprirlo dal freddo, non vuole la carità e non vuole stringere rapporti con gli altri ospiti del dormitorio.